Teatro della Pergola 25/26

TEATRO DELLA PERGOLA – FIRENZE

www.teatrodellapergola.com

Toscral ha acquistato 4 abbonamenti Platea Completo per la visione dei seguenti spettacoli nella rappresentazione del sabato sera ore 21,00 (salvo diversamente indicato).

** Costo del biglietto per ogni singolo spettacolo € 20,00 **

Toscral parteciperà al costo del biglietto del solo socio.

GLI ABBONAMENTI SARANNO INVIATI AI VINCITORI DEL SORTEGGIO IN FORMATO PDF IN ALLEGATO ALLA MAIL DI CONFERMA VINCITA – DOVRANNO ESSERE ESIBITI LA SERA DELLO SPETTACOLO (POSSONO ESSERE STAMPATI O MOSTRATI DALLO SMARTPHONE).

Toscral non è responsabile di eventuali variazioni di orario e data. E’ cura del vincitore accertarsi che l’evento si terra’.

Si precisa che il calendario potrebbe subire variazioni e/o modifiche per motivi indipendenti dalla volontà della Direzione, pertanto consigliamo di controllare tutte le date al momento del ritiro e controllare durante l’anno eventuali comunicazioni che verranno riportate sul sito del teatro.

Per le iscrizioni, è necessario inviare una mail segnalando gli spettacoli per i quali si intende iscriversi al sorteggio: info@toscral.it

SCADENZA ISCRIZIONI: 31 OTTOBRE 2025

Non sono ammesse rinunce successive all’estrazione.

I soci estratti, in caso di impossibilita’ e/o imprevisto sono pregati di avvertire la segreteria Toscral o per mail o al numero 370/3717871 anche messaggio whatsapp.

Spettacolo n. 1 – Sabato 8 novembre 2025 ore 21,00

DONALD

Storia molto più che leggendaria di un Golden Man  

Intrecciando storia e leggenda, Stefano Massini racconta l’inesorabile odissea di un bambino del Queens, con la pelle arrossata e i capelli biondi, che diventa prima uomo, poi imprenditore senza scrupoli e, infine, indossa la grottesca maschera che tutti conosciamo: quella di Donald J. Trump. 
Dopo i successi nei teatri di tutto il mondo con Lehman Trilogy, Stefano Massini – unico autore italiano premiato con il Tony Award – affronta ora un’altra epica americana: l’incredibile genesi di un leader che si è spinto dove nessun altro aveva osato, riscrivendosi addosso le regole dell’economia, della finanza, della politica e perfino della civiltà. A soli quarant’anni già vegliava sull’umano consesso, dall’alto di un attico di 3000 metri quadri con vista su Manhattan, in cui pianificava il suo regno di monarca assoluto. Ne nasce un racconto rivelatorio e per molti aspetti raggelante, che conferma il teatro nella sua missione antichissima di occhio critico sulla contemporaneità, di cui può cogliere ombre e abissi con la semplicità disarmante di una narrazione necessaria. 

Spettacolo n. 2 – Sabato 22 novembre 2025 ore 21,00

PRIMA DEL TEMPORALE

Umberto Orsini aspetta nel suo camerino il momento di entrare in scena per recitare nel Temporale di August Strindberg. Con un rovesciamento della percezione tipico dei sogni, il grande attore, diretto da Massimo Popolizio, rivive alcuni momenti della sua vita, in un tempo che sembra senza fine.

Orsini si affida a Popolizio con la fiducia di un anziano maestro e Popolizio si aggira attorno alla sua figura con la delicatezza di chi cerca di svelare segreti che desiderano restare misteriosi. In una scenografia di forte impatto evocativo, dove suono e immagini creano un dialogo immaginario con il protagonista, si assiste a questo lungo viaggio verso il Temporale, vissuto come un’ultima meta non ancora raggiunta, ma solo rimandata. Nel testo di Strindberg, infatti, quasi tutto è già accaduto ed è tramite la narrazione dei personaggi che si viene a conoscenza dei fatti del passato.

Spettacolo n. 3 – Sabato 6 dicembre 2025 ore 21,00

RICCARDO III

Antonio Latella dirige Vinicio Marchioni nel re che non è solo un uomo zoppo, gobbo o malvagio: il male è vita, natura, divinità. La malvagità rappresentata come bellezza accecante, opulenta, ingannatrice, fatta di seduzione e relazioni pericolose.

Re Riccardo non lotta solo per il trono, ma anche per la sottomissione del femminile, che alla fine sarà la sua rovina, sancita dalla maledizione della Regina madre. La traduzione di Federico Bellini consente di giocare con ritmi e tempi quasi da commedia, richiamando l’Inghilterra vittoriana, e l’adattamento rispetta la complessità della vicenda ampliandola con la figura del Custode, un servitore del male che protegge la bellezza del giardino dell’Eden, pronto a tutto per garantirne la sopravvivenza. Il cast scelto con cura offre una performance intensa, mettendo al centro il potere della parola shakespeariana, capace di mettere a tacere ogni guerra. Latella cerca un male che risiede nella bellezza, non nella disarmonia, paragonandolo al “giardino dell’Eden”; ci invita a vedere nel male non bruttezza, ma bellezza, ricordando che «chi tradì il Paradiso fu l’Angelo più bello».

Spettacolo n. 4 – Sabato 13 dicembre 2025 ore 20,00

RE LEAR

Un campionario di passioni, tradimenti e miserie dell’esistenza umana. Gabriele Lavia, uno dei maestri del teatro italiano, affronta nel capolavoro di Shakespeare l’eterno conflitto del potere, la complessa relazione tra padri e figli, il tema della paternità e dell’eredità.

A più di cinquant’anni dal Re Lear di Giorgio Strehler, dove interpretava Edgar, Lavia affronta in questa sua rilettura «composita, tra ragione e follia» il ruolo del protagonista. Lear è un re potente che decide di rinunciare al suo “essere” regale, cedendo il regno alle figlie, per tornare a essere semplicemente un padre. Rifacendosi alla celebre domanda di Amleto, «Essere o non essere», Lavia sottolinea come Lear neghi questa interrogazione fondamentale, scegliendo il non essere, il non essere più Re. Donare il proprio essere – il proprio regno – è come privarsi della propria ombra. Nel momento in cui Lear non è più Re, è solo Lear. E cosa è Lear senza essere più Re? Non è che un uomo, uno come tanti che non contano nulla. Non è che “nulla”.

Spettacolo n. 5 – Sabato 3 gennaio 2026 ore 21,00

PERFETTI SCONOSCIUTI

Torna alla Pergola Paolo Genovese con la sua prima regia teatrale che porta in scena l’adattamento del film che ha raggiunto ben 25 remake in tutto il mondo. A teatro è come se le persone in sala fossero a tavola insieme con i protagonisti di dialoghi efficacemente autentici.

Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare un gioco della verità mettendo i propri cellulari sul tavolo, condividendo tra loro messaggi e telefonate. Metteranno così a conoscenza l’un l’altro i propri segreti più profondi…

Spettacolo n. 6 – Mercoledì 21 gennaio 2026 ore 19,00

LA PRINCIPESSA DI LAMPEDUSA

Sonia Bergamasco, con la ricchezza espressiva di cui è dotata, restituisce la modernità e il coraggio della madre di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l’autore de Il Gattopardo. Donna risoluta e complessa, si erge tra le macerie di una Palermo ferita dai bombardamenti del maggio del ’43.

Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò, in prima persona, trova le parole per raccontare le passioni, i fallimenti e le follie che hanno mosso un’intera generazione, mentre il presente si sgretola e la guerra imperversa.

Spettacolo n. 7 – Sabato 24 gennaio 2026 ore 21,00

LA COSMICA VITA DI Q

Luca Marinelli si immerge nell’universo visionario de Le cosmicomiche di Italo Calvino, dando vita a Qfwfq. Attore talentuoso (vincitore di un David di Donatello, una Coppa Volpi e due Nastri d’argento), porta in scena questa raccolta di racconti che si snodano tra scienza e fantasia, astrazione e realtà. Qfwfq è una creatura eterna e smarrita, testimone di tutto, dal Big Bang ai giorni nostri. Inizialmente un personaggio senza tempo che narra le fasi di sviluppo dell’universo, si ritrova improvvisamente a vivere come un uomo qualunque in una città della nostra epoca, dimenticando il suo passato. Ma un giorno, grazie a una rievocazione mentale, rivive la propria storia e, parallelamente, quella del genere umano. Alla fine, giungerà a una nuova consapevolezza di sé, del tempo e di tutto ciò che lo circonda, diventando custode della memoria del mondo nella sua interezza.  Marinelli mette in evidenza tutta la profondità del mondo calviniano, traendo ispirazione dal composito “universo cosmicomico” per creare una cosmogonia che rispetti lo spirito dei racconti di Calvino. 

Spettacolo n. 8 – Sabato 14 febbraio 2026 ore 21,00

SABATO, DOMENICA, LUNEDI’

Una tradizionale domenica napoletana, un pranzo tutti insieme. Il clima di convivialità è solo apparente: presto emergono incomprensioni che rovinano il pranzo, trasformando la celebre commedia di Eduardo De Filippo quasi in una tragicommedia in cui la famiglia è la vera protagonista. 

Il regista Luca De Fusco suggerisce che la rilettura di questo capolavoro porti a rimpiangere l’equilibrio perduto, più che l’anticipazione di futuri conflitti, e forse il rimpianto di Eduardo per una famiglia “normale” che non ha mai avuto. Dal punto di vista della regia, il suo è un approccio “regista-interprete”, cercando quindi di non stravolgere la partitura di Eduardo, al pari di un buon direttore d’orchestra. Questa scelta è motivata dalla convinzione che Eduardo, come Goldoni, deve essere interpretato, ma non stravolto. 

Spettacolo n. 9 – Sabato 21 febbraio 2026 ore 21,00

L’EMPIREO

THE WELKIN

Un cast d’eccezione per uno spettacolo epico, corale, con sfumature tragicomiche, scritto da Lucy Kirkwood, diretto da Serena Sinigaglia. Nell’Inghilterra rurale del ‘700 un giudice non può giustiziare una ragazza accusata di omicidio, perché si dichiara incinta. La giuria femminile da lui convocata avrà il compito di verificarne la veridicità. È l’ultima opera della drammaturga inglese. Un testo contemporaneo, pur essendo ambientato nel ‘700, che affronta le tematiche di genere senza concedere nulla alla retorica e alla banalità. Uno spettacolo secco, ruvido, vero, al pari della realtà, e offre ampio spazio alle attrici, rappresentando una bella inversione di tendenza rispetto alla media dei testi pensati e scritti per le donne.

Spettacolo n. 10 – Sabato 28 febbraio 2026 ore 21,00

IL GABBIANO

Una carrellata di amori sbagliati, passioni non ricambiate e frustrazioni artistiche, attuale come non mai. Giuliana De Sio e Filippo Dini guidano un potente cast immerso in un’atmosfera decadente, tra disillusioni e vane ambizioni, che riflette una borghesia annoiata e sorda, aggrappata alle proprie certezze, mentre tutto intorno è già cambiato.

Con l’opera più lirica di Čechov si indagano dunque le crisi esistenziali e sociali del presente attraverso i turbamenti di un gruppo di persone che si riuniscono in riva a un lago e qui dibattono nel tentativo di fuggire al grigiore del loro destino. Filippo Dini, noto per le sue regie e interpretazioni che hanno esplorato l’animo umano e i rapporti familiari, porta in scena questo capolavoro con uno sguardo attento alla complessità della modernità. L’allegra compagnia de Il gabbiano, pur partendo con le migliori intenzioni, si dirige verso l’oblio. A osservarli c’è l’animale che dà il titolo alla commedia, “strano e contraddittorio”, che vola sulle loro teste e li osserva (come il pubblico), ma a un certo punto viene ucciso “nella maniera più vile”.

Spettacolo n. 11 – Sabato 7 marzo 2026 ore 21,00

LA GUERRA COM’E’

Un intenso e necessario racconto teatrale, tratto dal libro Una persona alla volta di Gino Strada, fondatore di Emergency. Elio Germano e Teho Teardo consegnano al teatro un testo che non è retorico, ma che esprime l’urgenza di raccontare la guerra dal punto di vista di chi “ricuce, non di chi distrugge”.

Elio Germano restituisce questo punto di vista radicale e rivoluzionario con autenticità, lasciando che la forza delle parole raggiunga direttamente lo spettatore. Le musiche originali di Teho Teardo suonate dal vivo accompagnano e amplificano il racconto, creando una dimensione emotiva e sensoriale che vibra insieme al testo. Questo spettacolo è un “grido pacato, ma implacabile” che invita ad ascoltare, scegliere e prendere posizione. Come scriveva Gino Strada, “non è una questione di risorse che mancano, ma di scelte che non si fanno”. È una testimonianza teatrale, etica ed emotiva che ci ricorda che un mondo diverso è possibile, ma deve essere voluto, costruito e scelto, “una persona alla volta”.

Spettacolo n. 12 – Sabato 14 marzo 2026 ore 21,00

NON TI PAGO!

L’avidità morale attraverso la comicità del gioco del lotto. Una chiave grottesca per raccontare temi cari a Eduardo De Filippo, come la disgregazione dei rapporti familiari, metafora del disfacimento della società, con Salvo Ficarra nuovo protagonista al fianco di Carolina Rosi che ripropone l’ultima regia di Luca De Filippo, a 10 anni dalla sua scomparsa, e con gli attori de La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo.

Rosi ha curato l’allestimento riutilizzando la scenografia originale del 2015, inclusi il fondale, il boccascena e gli oggetti, che hanno ripreso vita come se fossero sempre stati pronti per una nuova tournée. Con il riemergere delle scene, dei costumi e delle musiche, sono riemersi anche i ricordi, mescolando la gioia del ritrovarsi alla sofferenza della memoria delle perdite. Sul palco, insieme a Carolina Rosi e agli attori e ai tecnici della Compagnia di Luca De Filippo, nel ruolo del protagonista Ferdinando Quagliuolo, c’è Salvo Ficarra che ha accolto con entusiasmo l’invito e ha deciso di affrontare il personaggio unendo leggerezza e profondità. Ha colto lo spirito comico e le ombre interiori del personaggio, facendo proprio l’intento di Luca De Filippo di creare un dialogo continuo con il pubblico, toccando corde artistiche affini.

Spettacolo n. 13 – Sabato 21 marzo 2026 ore 21,00

GABER MI FA MALE IL MONDO

Giorgio Gaber e Sandro Luporini hanno radiografato con acume, spietatezza e ironia, le mutazioni nostre e della società. Neri Marcorè, insieme al regista e drammaturgo Giorgio Gallione, torna ai materiali gaberiani (la prima esperienza risale al 2007) per ripercorrere l’ispirazione e le opere di due artisti liberi pensatori.

Gaber stesso si definiva un “ladro” di intuizioni altrui, riconoscendo il suo debito verso artisti, intellettuali e scrittori come Pasolini, Celine, Adorno, Calvino, Berlinguer, Brecht, Beckett, Botho Strauss e molti altri. Le loro idee, sapientemente distillate, hanno formato un humus ideale e un incubatore di pensieri e riflessioni illuminanti, trasformate poi in canzoni e monologhi teatrali che ancora oggi vibrano di autenticità e preveggenza. Sul palco, quattro pianoforti accompagneranno lo spettacolo in una sorta di suite orchestrale, per rileggere il contenuto originale e cercare quello slancio vitale, quella speranza disperata, quella tensione morale, quella illogica utopia senza la quale la coscienza e le prospettive di futuro rischiano di agonizzare.

Spettacolo n. 14 – Sabato 28 marzo 2026 ore 21,00 

ANNULLATO

NON SI SA COME 

A 90 anni dal debutto e dalla pubblicazione, lo stesso anno in cui Pirandello riceve il Premio Nobel, Paolo Valerio prosegue la sua ricerca sull’animo umano, con Franco Branciaroli protagonista di un testo in cui i personaggi appaiono irreprensibili, ma in realtà nascondono un lato irrazionale, popolato da “delitti innocenti”.

Il regista affida l’interpretazione del protagonista, Romeo Daddi, a un attore versatile come Branciaroli, che passa dai grandi ruoli di Shakespeare e Goldoni alle complessità morali e psicologiche di questo spettacolo, che affronta anche il tema dell’oblio della colpa. Valerio intende inoltre amplificare l’analisi della psicologia umana in scena non solo con le parole di Pirandello, ma anche con una contaminazione multimediale che si fonderà con l’interpretazione attoriale, restituendo le mutevoli sfumature dei personaggi attraverso leitmotiv visuali.

Spettacolo n. 15 – Sabato 25 aprile ore 21,00

CIRCLE MIRROR TRANFORMATION

Un canto alle imperfezioni e alla potenza del non detto. Diretta e interpretata da Valerio Binasco, è una brillante commedia di Annie Baker, voce tre le più originali della nuova drammaturgia americana, premiata con il Pulitzer e apprezzata per il suo stile minimalista e l’abilità nel catturare la vita quotidiana con sensibilità e ironia.

Lo spettacolo riunisce cinque sconosciuti in una sala teatrale anonima di provincia per un corso di recitazione. Attraverso sei settimane di esercizi teatrali, i protagonisti scoprono legami inaspettati, in un susseguirsi di momenti comici e toccanti. Rappresentata in tutto il mondo e vincitrice dell’Obie Award, il New York Times ha definito la pièce «coinvolgente, implacabile, acuta e divertente».

Postato il 31/07/2025