Teatro della Pergola 23/24

TEATRO DELLA PERGOLA – FIRENZE

www.teatrodellapergola.com

Toscral ha acquistato 4 abbonamenti Platea Completo per la visione dei seguenti 19 spettacoli nella rappresentazione del sabato sera ore 21,00 (salvo diversamente indicato).

** Costo del biglietto per ogni singolo spettacolo € 17,00 **

Toscral parteciperà al costo del biglietto del solo socio.

GLI ABBONAMENTI e i biglietti singoli degli spettacoli sotto indicati – SARANNO INVIATI AI VINCITORI DEL SORTEGGIO IN FORMATO PDF IN ALLEGATO ALLA MAIL DI CONFERMA VINCITA – DOVRANNO ESSERE ESIBITI LA SERA DELLO SPETTACOLO (POSSONO ESSERE STAMPATI O MOSTRATI DALLO SMARTPHONE). 

Per regolamento sono stati intestati a persone fisiche ma non verranno richiesti documenti di identita’.

Toscral non è responsabile di eventuali variazioni di orario e data. E’ cura del vincitore accertarsi che l’evento si terra’.

Si precisa che il calendario potrebbe subire variazioni e/o modifiche per motivi indipendenti dalla volontà della direzione, pertanto consigliamo di controllare tutte le date al momento del ritiro e controllare durante l’anno eventuali comunicazioni che verranno riportate sul sito del teatro.

Per le iscrizioni, è necessario inviare una mail al seguente indirizzo internet segnalando gli spettacoli per i quali si intende iscriversi al sorteggio: info@toscral.it

SCADENZA ISCRIZIONI: 20 ottobre 2023

Non sono ammesse rinunce successive all’estrazione.

I soci estratti, in caso di impossibilita’ e/o imprevisto sono pregati di avvertire la segreteria Toscral o per mail o al numero 370/3717871 anche messaggio whatsapp.

SPETTACOLO N. 1 – SABATO 28 OTTOBRE 2023

EZRA IN GABBIA

Questo spettacolo ha un biglietto di ingresso singolo, che verra’ inviato in pdf al vincitore del sorteggio, A POSTO UNICO, il pubblico sara’ seduto su una gradinata posta sul palco. Si consiglia di arrivare per tempo in modo da occupare i posti migliori!

Uno spettacolo sulle ossessioni: per la giustizia, per la libertà, per l’usura, che corrode il mondo. Leonardo Petrillo scrive e dirige Ezra in gabbia con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini sull’ossessione dell’uomo Ezra Pound che si sente inadeguato, per non essere riuscito, se non a sprazzi, a far fluire carità e amore, “a rendere le cose coerenti”; ma difende la sua poesia, la scoperta delle incongruenze sociali e artistiche, del mondo e degli uomini. Mariano Rigillo interpreta Ezra Pound, con la sua gestualità, la ricerca del silenzio, la parola in idea. Anna Teresa Rossini evoca il pensiero ed i Cantos del poeta/profeta rendendo bello il difficile. A ragione della memoria. Un allestimento che tutto mostra e tutto nega, in una scena spoglia, a eludere sé stessa. Solo il silenzio, finale e definitivo apre la memoria finalmente alla danza della vita e gli restituisce dignità e libertà.

SPETTACOLO N. 2 – SABATO 4 NOVEMBRE 2023

L’UOMO PIU’ CRUDELE DEL MONDO

Un viaggio in cui il rapporto tra vittima e carnefice è di volta in volta messo in discussione e ribaltato. Lino Guanciale, Francesco Montanari interpretano L’uomo più crudele del mondo, scritto e diretto da Davide Sacco. Fino a dove può spingersi la crudeltà dell’uomo? Qual è il limite che separa una brava persona da una bestia? A cosa possiamo arrivare se lasciamo prevalere l’istinto sulla ragione? L’uomo più crudele del mondo, Paolo Veres, è seduto alla sua scrivania in una stanza spoglia di un capannone abbandonato. Davanti a lui un giovane giornalista di una testata locale è stato scelto per intervistarlo. La chiacchierata prende subito una strana piega e in un susseguirsi di serrati dialoghi emergeranno le personalità dei due personaggi e il loro passato, fino a un finale che ribalterà ogni prospettiva. Il titolo dello spettacolo diventa nella testa degli spettatori non più un’affermazione ma una domanda per riflettere sulla natura del genere umano.

SPETTACOLO N. 3 – SABATO 18 NOVEMBRE 2023

LA COSCIENZA DI ZENO

di Italo Svevo con Alessandro Haber regia di Paolo Valerio

Capolavoro della letteratura del novecento, “La coscienza di Zeno” celebra nel 2023 i cent’anni dalla pubblicazione. Nel nuovo allestimento a firma di Paolo Valerio, Zeno avrà il volto di Alessandro Haber, un attore dal carisma potentissimo e dall’istinto scenico assolutamente personale, che fuori da ogni cliché sa coniugare ironia e profondità in ogni interpretazione.

SPETTACOLO N. 4 – SABATO 25 NOVEMBRE 2023

L’ARTE DELLA COMMEDIA

Un testo magistrale, di ampio respiro e imperfetto com’è l’essere umano alla ricerca del suo diritto di esistere. Fausto Russo Alesi adatta, dirige e interpreta L’arte della commedia. Scritta nel 1964, fa parte della raccolta dei “giorni dispari”, le commedie scritte dal dopoguerra in poi che affrontano le difficili questioni del vivere quotidiano, delle relazioni private e pubbliche tra gli esseri umani. Incredibile è la forza e l’attualità del testo che ci porta in maniera implacabile a confrontarci con la mortificazione e la censura della cultura attraverso un’ambigua, tragica e farsesca commedia in due atti e un prologo. L’arte della commedia ci parla dunque del rapporto contradditorio tra lo Stato e il “Teatro” e sul ruolo dell’arte e degli artisti nella nostra società.

SPETTACOLO N. 5 – SABATO 2 DICEMBRE 2023

Questo spettacolo ha un biglietto di ingresso singolo, si mantiene il posto fisso in platea indicato in abbonamento, e verra’ inviato in pdf al vincitore del sorteggio. Lo spettacolo proposto fa parte di un pacchetto che comprende tre spettacoli il cui titolo è “ I fantasmi della nostra storia”….lo spettacolo che proponiamo, nella rappresentazione del sabato è:

CON IL VOSTRO IRRIDENTE SILENZIO

Un monologo asciutto, serrato, implacabile. Che in un istante evoca il clima claustrofobico e violento che ha contraddistinto i giorni tra il 16 marzo e il 9 maggio 1978: i giorni del rapimento di Aldo Moro. Costretto in prigionia, il leader della Democrazia Cristiana scrive. Sono lettere rivolte ai colleghi di partito, ai rappresentanti delle istituzioni, alla famiglia. E insieme riflette, compone un ampio testo politico, il cosiddetto “memoriale”, che cerca di rispondere alle domande dei brigatisti. In quei 55 giorni Aldo Moro è un fiume di parole, di domande, di provocazioni, cui quasi nessuno risponde, cercando anzi di arginarlo, di metterlo a tacere, di mistificare quei testi: Moro non è Moro, veniva detto. Con il vostro irridente silenzio – bellissimo, potente, commovente spettacolo – Fabrizio Gifuni, uno dei maggiori attori italiani, attraversa quel memoriale, rievoca quelle parole, incarna quei pensieri. A distanza di oltre quarant’anni, carte alla mano, con una presenza e una profondità straordinarie, l’attore dà corpo allo sdegno dello statista non creduto, non ascoltato, non compreso. Accanto alla rabbia e alla lucida analisi, vi è però anche spazio per parole più dolci, tenere, affettuose rivolte ai familiari.  Con il vostro irridente silenzio è uno spettacolo che segna una tappa importante della storia del teatro.

SPETTACOLO N. 6 – SABATO 9 DICEMBRE 2023

TRAPPOLA PER TOPI

Una commedia “gialla” senza tempo e di straordinaria efficacia scenica. Giorgio Gallione dirige Lodo Guenzi in Trappola per topi di Agatha Christie, traduzione e adattamento di Edoardo Erba. La neve, la tormenta, l’incubo dell’isolamento e della bivalenza, il sospetto e la consapevolezza che il confine tra vittima e carnefice può essere superato in qualsiasi momento, sono gli ingredienti succosi e intriganti che “intrappoleranno” il pubblico. La trama è ferrea e incalzante, impregnata di suspense e ironia, e abitata da personaggi che non sono mai solo silhouette o stereotipi di genere, ma creature bizzarre e ambigue, tanto da stimolare e permettere una messa in scena non polverosa o di cliché. Insomma, un mix di rigore ed eccentricità. La potenza senza tempo di Agatha Christie gioca seriamente con un’opera “chiusa” e precisa come una filigrana, che però lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa. In questo la scelta di Lodo Guenzi come protagonista è emblematica, una promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza.

SPETTACOLO N. 7 – SABATO 16 DICEMBRE 2023

Questo spettacolo ha un biglietto di ingresso singolo, si mantiene il posto fisso in platea indicato in abbonamento, e verra’ inviato in pdf al vincitore del sorteggio.

IL SOGNO DI UNA COSA

La storia di ragazzi friulani alla soglia dei 20 anni che vivono la loro breve giovinezza e affrontano il mondo: la miseria delle origini, le lotte contadine, l’emigrazione, ma anche l’amicizia, l’amore, la solidarietà. Dopo Céline e Dante, Elio Germano e Teho Teardo portano in scena il Pier Paolo Pasolini de Il sogno di una cosa in una versione di parole e musica. Ci parla con le voci delle persone che dall’Italia del secondo dopoguerra, stremate dalla povertà, sono scappate attraversando illegalmente il confine per andare in Jugoslavia, attratte dal comunismo e con la speranza di trovare un lavoro dignitoso e cibo per tutti. Si comincia con l’ebbrezza di una festa, si finisce con la tristezza di una morte: «la meglio gioventù» è già conclusa. Concepito e scritto tra il 1948 e il 1949, quindi prima di Ragazzi di vita e di Una vita violentaIl sogno di una cosa viene pubblicato solamente nel 1962, e rappresenta perciò paradossalmente il romanzo d’esordio e di epilogo della stagione narrativa di Pasolini.

SPETTACOLO N. 8 – SABATO 30 DICEMBRE 2023

LA SIGNORA DEL MARTEDI’

Uno spettacolo intriso di sensualità, ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente. Pierpaolo Sepe dirige Giuliana De Sio, Alessandro Haber ne La signora del martedì di Massimo Carlotto dal suo omonimo romanzo. Uno stato di tensione, di trepidazione, attraversa lo spettacolo dall’inizio alla fine, e ci accompagna all’imprevedibile conclusione, lasciandoci senza fiato. Non esiste oggi in Italia un altro autore che sappia descrivere, come Massimo Carlotto, i meccanismi attraverso cui una società civile si trasforma in un’arena dove il pubblico reclama lo spettacolo del “diverso” colpevole e del sangue che scorre. La signora del martedì ha rivelato il lato inedito di uno dei più grandi scrittori italiani. Carlotto qui è andato oltre il noir. Qui non c’è più solo il lato oscuro e criminale della società: siamo tutti noi a essere interpellati.

SPETTACOLO N. 9 – SABATO 13 GENNAIO 2024

L’ANATRA ALL’ARANCIA

Un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Claudio Greg Gregori dirige Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli ne L’anatra all’arancia di William Douglas Home e Marc-Gilbert Sauvajon, traduzione e adattamento di Edoardo Erba. Ogni mossa dei protagonisti ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla. L’anatra all’arancia è una commedia che afferra immediatamente e trascina il pubblico nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarsene.

SPETTACOLO N. 10 – SABATO 20 GENNAIO 2024

UN CURIOSO ACCIDENTE

Un testo che fornisce una finestra sul passato e al contempo fa luce sul presente, rendendoli entrambi utili contributi nella continua evoluzione delle idee e forme teatrali. Dopo il grande successo de Il Berretto a Sonagli di Luigi Pirandello, Gabriele Lavia e la sua Compagnia affrontano Un curioso accidente, un autentico delicato capolavoro di Carlo Goldoni. È la storia crudele, drammatica, ma anche esilarante, di una famiglia sullo sfondo della Guerra dei sette anni che si combatté tra il 1756 e il 1763 e che coinvolse le principali potenze dell’epoca. Lo spettacolo non parla di amore. Quello che i personaggi chiamano “amore” non lo è. Nessuno di loro ha mai provato un vero amore ed è quello il motivo per cui continuano ad esigere l’amore l’un dall’altro. L’opera di Goldoni risuona nell’oceano di menzogne, manipolazione e disinformazione nel quale siamo immersi oggigiorno. Al pubblico è chiesto di aprire la propria mente ai significati nascosti del lavoro di Goldoni.

SPETTACOLO N. 11 – SABATO 27 GENNAIO 2024

DARWIN’S SMILE

Uno spettacolo che è insieme una lezione sull’evoluzione e sulla recitazione. Isabella Rossellini nel suo one woman show Darwin’s Smile (Il sorriso di Darwin) esplora, a partire dal libro di Charles Darwin L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali, come l’empatia, che è alla base della recitazione, sia necessaria anche per lo studio del comportamento animale. Con i suoi noti toni comici, Rossellini dimostra che la recitazione può servire a comprendere la misteriosa natura degli animali e le loro emozioni. Con umorismo e con semplici e innocenti espedienti interpreta sul palco cani, gatti, galline, pavoni e, naturalmente, Charles Darwin. La continuità tra esseri umani e animali può essere ritrovata anche nel modo di esprimere le emozioni. Darwin’s Smile riconcilia dunque due mondi spesso agli antipodi: l’arte e la scienza. È un’occasione per imparare, divertendosi e ridendo, tutto sull’arte della recitazione e su complesse teorie scientifiche.

SPETTACOLO N. 12 – SABATO 3 FEBBRAIO 2024

GINGER E FRED

È la vigilia di Natale. Nel piazzale deserto entra in scena un gruppo personaggi spaesati. Chi regge la testina con la parrucca, chi la valigia con l’abito di scena, chi un cilindro da frac avvolto in carta velina, gli attrezzi del mestiere. Sono lì per partecipare allo show di Natale di una televisione privata. Sullo sfondo si intravede la vetrata di un albergo e l’insegna luminosa di una discoteca anni ’80, qualche lampadina colorata ricorda una festa che è finita. I nostri protagonisti, scritturati come ospiti per lo show di Natale di una televisione privata, sono emozionati per la serata che li porterà sotto le luci dei riflettori. Quello che non sanno è che, derubricati alla voce ‘materiale di varia umanità’, sono necessari a mandare avanti l’ingranaggio spietato della televisione commerciale, riempiendo i buchi tra una pubblicità e l’altra. Nella notte, e poi in sala trucco, prima che il teatro stesso, pubblico compreso, diventi lo studio dello Show e il Presentatore, come il Domatore di un circo, li faccia entrare come bestie ammaestrate, questa piccola umanità fatta di personaggi bizzarri e imperiosi, pavidi e coraggiosi, si imporrà intenerendo il pubblico per la realtà delle loro vite fatte di solitudine, piccole ambizioni e basse aspirazioni, menzogne e confessioni improvvise, tutto comico e tragico allo stesso tempo, nell’esaltazione di un giorno ‘straordinario’.
È nell’osservazione di questo piccolo popolo, nella comprensione, nella partecipazione alle loro vite disvelate durante le ore di attesa, nella loro umanizzazione prima di essere usati dalla tv come ‘caricature’ e spediti al massacro, che emerge la pietas che spinge Fellini a scrivere e dirigere Ginger & Fred. Amelia e Pippo, Ginger & Fred, sono tra loro, ma per loro è diverso: era il loro talento a essere ammirato, a brillare sotto le luci dei riflettori, prima che Ginger rinunciasse lasciando Fred solo e spaesato. Si ritrovano qui, cercheranno di riannodare quel filo nascosto, ritrovare la luce… balleranno… e per un lungo momento saranno soli, belli e liberi… ma solo per un lungo momento… Il loro mondo fatto di Incanto, come la luna di carta che Fred ha chiesto al macchinista di far apparire magicamente durante il ballo, non c’è più; la vede per un attimo mentre, traballante, viene calata giù dai macchinisti e chiusa in un baule durante lo smontaggio. Sono come gli altri: ‘materiale di varia umanità’ per riempire i vuoti tra una pubblicità e l’altra.

SPETTACOLO N. 13 – SABATO 10 FEBBRAIO 2024

ARLECCHINO

Un’icona internazionale della tradizione della Commedia dell’arte trasportata nella contemporaneità. Marco Baliani scrive e dirige Arlecchino per Andrea Pennacchi, attore, drammaturgo e regista teatrale, uno dei volti più noti e riconoscibili del programma di La7 Propaganda Live. Dal dissidio tra Arlecchino e il nostro mondo scaturiranno esilaranti situazioni, ma anche dissacranti visioni e imperdibili scontri. E Arlecchino attraverserà, con la sua goffaggine e la sua furbizia, quei territori dello spirito umano che in ogni epoca mostrano le loro eterne contraddizioni.

SPETTACOLO N . 14 – SABATO 17 FEBBRAIO 2024

COSI’ E’ (se vi pare)

Uno spettacolo in equilibrio tra “la commedia della curiosità e il dramma ignoto” come lo stesso Luigi Pirandello definisce il Così è (se vi pare). Geppy Gleijeses dirige Milena Vukotic, Pino Micol, Gianluca Ferrato nel testo scritto nel 1917 in uno dei momenti più drammatici della vicenda familiare del Premio Nobel siciliano, fra un cambio di casa e l’altro, mentre la malattia nervosa della moglie s’inaspriva. Come per la maggior parte del suo teatro, è lo sviluppo di una novella, La signora Frola e il signor Ponza suo genero. Il passaggio dalla novella alla commedia è fortunato, tanto che per buona parte della critica la rivoluzione teatrale di Pirandello inizia proprio da qui. L’idea dell’allestimento nasce da una strepitosa intuizione di Giovanni Macchia, il più rilevante critico di Pirandello: il cannocchiale rovesciato. «Le cose più vicine, vissute, torturanti, furono viste con il binocolo rovesciato: da quella distanza che ne permettesse la meditazione assorta o l’ironia o addirittura il grottesco».

SPETTACOLO N. 15 – SABATO 24 FEBBRAIO 2024

LA BUONA NOVELLA

Neri Marcorè torna a confrontarsi con Fabrizio De André in un nuovo spettacolo di teatro canzone che fa rivivere sul palcoscenico La buona novella, album pubblicato dall’autore nel 1969.Dopo il successo di Quello che non ho, Marcorè e il drammaturgo e regista Giorgio Gallione rinnovano il loro sodalizio artistico nel nome del grande cantautore genovese portando in scena il suo primo concept album. Di taglio esplicitamente teatrale, La buona novella è costruita quasi nella forma di un’opera da camera con partitura e testo composti per dar voce a molti personaggi.Una sorta di Sacra Rappresentazione contemporanea che alterna e intreccia le canzoni di de André con i brani narrativi tratti dai Vangeli apocrifi cui lo stesso autore si è ispirato. Prosa e musica sono montati in una struttura coerente al percorso tracciato nel disco. I brani parlati, come in un racconto arcaico, sottolineano la forza evocativa e il valore delle canzoni originali, svelandone la fonte mitica e letteraria.

SPETTACOLO N. 16 – SABATO 2 MARZO 2024

ILIADE “IL GIOCO DEGLI DEI”

UNO SPETTACOLO DEL QUADRIVIO

Dopo I Duellanti e Don Chisciotte, Alessio Boni è il protagonista di una nuova riscrittura di un classico della letteratura: l’Iliade di Omero. Iliade – Il gioco degli dei di Francesco Niccolini, con la drammaturgia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer – il Quadrivio all’origine sia dei Duellanti che di Don Chisciotte –, e la regia degli stessi Aldorasi, Boni, Prayer, invita a specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.Sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla: sono gli dèi immortali, e la loro commedia è la tragedia degli uomini, da sempre. Da un po’ di tempo però qualcosa è cambiato: sono diventati pallidi, immagini sbiadite dell’antico splendore, hanno perso i loro poteri e non sanno spiegarsi né come né quando sia iniziato il loro tramonto. Non si incontrano da secoli, ma oggi un misterioso invito li riunisce tutti, dopo tanto tempo. Chi li ha invitati? Per quale motivo?

SPETTACOLO N. 17 – SABATO 9 MARZO 2024

MAGNIFICA PRESENZA

Illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto. Dopo il successo di Mine vaganti, Ferzan Ozpetek torna al palcoscenico con il nuovo adattamento di uno dei suoi successi cinematografici: Magnifica presenza.Immaginativo e intimistico, pieno di spiritualità quasi onirica, Magnifica presenza si confronta in maniera chiara ed esplicita con il sovrannaturale, fra Questi Fantasmi di Eduardo De Filippo e Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello.Si racconta la storia di Pietro, un ragazzo catanese con aspirazioni d’attore che si trasferisce a Roma. La sua esistenza nella nuova abitazione viene tuttavia turbata da strane presenze, che solo lui può vedere; si tratta di una bizzarra compagnia teatrale con cui poi instaura un rapporto d’amicizia. Compatito dalla cugina, che cerca di guarirlo da queste continue allucinazioni, Pietro tenterà invece di andare a fondo della storia, cercando di capire le ragioni che trattengono nel presente questa sorta di fantasmi.

SPETTACOLO N. 18 – SABATO 16 MARZO 2024

I RAGAZZI IRRESISTIBILI

Un omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole e deliziose manie e tragiche miserie. Massimo Popolizio dirige Umberto Orsini, Franco Branciaroli ne I ragazzi irresistibili di Neil Simon, un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia. I protagonisti della commedia sono due anziani attori di varietà che hanno lavorato in coppia per tutta la loro vita dando vita a un duo diventato famoso come “I ragazzi irresistibili” e che, dopo essersi separati per insanabili incomprensioni, sono chiamati a riunirsi, undici anni dopo, in occasione di una trasmissione televisiva che li vuole insieme, per una sola sera, per celebrare la storia del glorioso varietà americano.Orsini e Branciaroli ridanno vita a un testo che in questi anni è diventato un classico, nel tentativo di cogliere tutto quello che lo rende più vicino al teatro di un Beckett (Finale di Partita) o addirittura a un Čechov (Il Canto del Cigno) piuttosto che a un lavoro di puro intrattenimento.

SPETTACOLO N. 19 – SABATO 23 MARZO 2024

LA MIA VITA RACCONTATA MALE

Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere. Claudio Bisio interpreta La mia vita raccontata male da Francesco Piccolo, regia di Giorgio Gallione. In un perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, il monologo racconta “male”, in musica e parole, tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo. Perché la vita, forse, non è esattamente quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda. Lo spettacolo è anche una indiretta riflessione sull’arte del narrare, su come il tempo modifica i fatti, cancellando i brutti ricordi e magnificando quelli belli, reinventando così il reale nell’ordine magico del racconto. In questa tessitura variegata e sorprendente si muove Claudio Bisio accompagnato da due musicisti d’eccezione, per costruire una partitura emozionante, spesso profonda, ma pure giocosamente superficiale, personale, ideale, civile ed etica.

Postato il 21/06/2023