TEATRO DANTE C. Monni

TEATRO DANTE CARLO MONNI

www.teatrodante.it

Toscral ha acquistato 2 abbonamenti di PLATEA 1° SETTORE per la visione dei seguenti spettacoli nella rappresentazione serale h. 21:00

** Costo del biglietto per ogni singolo spettacolo € 17,00**

Come di consueto il socio potrà iscriversi al sorteggio di 2 biglietti

(uno per il socio, uno per un accompagnatore).

Toscral parteciperà al costo del biglietto del solo socio.

Toscral non è responsabile di eventuali variazioni di orario e data.

E’ cura del vincitore accertarsi che l’evento si terra’.

Il Teatro effettua la custodia degli abbonamenti/biglietti (i soci vincitori potranno ritirare gli stessi la sera dello spettacolo vinto direttamente in biglietteria. La segreteria Toscral dopo il sorteggio inviera’ al socio vincitore una mail con allegato un file formato jpg. (foto dei due biglietti).

Si precisa che il calendario potrebbe subire variazioni e/o modifiche per motivi indipendenti dalla volontà della direzione, pertanto consigliamo di controllare tutte le date al momento del ritiro e controllare durante l’anno eventuali comunicazioni che verranno riportate sul sito del teatro.

Per le iscrizioni, è necessario inviare una mail al seguente indirizzo specificando lo spettacolo prescelto: info@toscral.it

SCADENZA ISCRIZIONI: 5 novembre 2023

Non sono ammesse rinunce successive all’estrazione.

Spettacolo n. 1 Sabato 18 novembre 2023 ore 21,00

ACCABADORA dal romanzo di Michela Murgia  con Anna Della Rosa

Accabadora uno dei più bei romanzi di Michela Murgia nonché uno dei libri più letti in Italia negli ultimi anni (vincitore del Premio Campiello 2010) è lo spettacolo di Veronica Cruciani interpretato da Anna Della Rosa. Il testo teatrale è scritto da Carlotta Corradi su richiesta della regista che da subito ha pensato di farne un monologo partendo dal punto di vista di Maria, la figlia di Bonaria Urrai l’accabadora di Soreni. Michela Murgia racconta una storia ambientata in un paesino immaginario della Sardegna, dove Maria all’età di sei anni viene data a fill’e anima a Bonaria Urrai, una sarta che vive sola e che all’occasione fa l’accabadora. La parola, di tradizione sarda, prende la radice dallo spagnolo acabar che significa finire, uccidere; Bonaria Urrai aiuta le persone in fin di vita a morire.

Spettacolo n. 2 Venerdi 1 dicembre 2023 ore 21,00

LO ZINGAROCon Marco Bocci

In un monologo emotivo ed appassionante Marco Bocci racconta la storia esemplare di un pilota di auto sconosciuto il cui destino è però indissolubilmente legato ad un mito della Formula 1: Ayrton Senna.
Ricostruendo in parallelo la vicenda personale dello Zingaro e quella di Senna, il racconto rintraccia coincidenze, premonizioni, intuizioni che quasi segnano il destino dello Zingaro. Il primo incontro con Senna, il primo gran premio visto dalla pista, il rapporto con il padre, il primo go-kart, la scelta di correre, il legame profondo con la famiglia e il desiderio di crearne una propria dopo il divertente incontro con la moglie. E ancora Senna, Senna ovunque. Senna è davanti agli occhi dello Zingaro in ogni curva, in ogni scelta. Lo Zingaro cerca se stesso attraverso un legame quasi ossessivo con il grande campione brasiliano morto ad Imola il primo maggio 1994.

Spettacolo n. 3 Sabato 16 dicembre 2023 ore 21,00


SESTO POTERE – NASCITA DI UNA DEMOCRAZIA VIOLATA DALL’ODIO, DAL DENARO E DALLA VENDETTA

con Francesco Montanari e Cristiano Caccamo

In un garage chissà dove tre ragazzi lavorano per il partito di destra: creano fake news per manipolare la campagna elettorale. E’ l’ultima sera prima del silenzio elettorale e i sondaggi sono a loro favore, ma quando Malosi, un giornalista molto seguito, distrugge in diretta il vicesegretario del partito, crollano drasticamente. I ragazzi capiscono che l’unico modo per riportare la situazione a loro favore non è più creare false notizie sulla sinistra, ma screditare direttamente il giornalista. In pochi minuti investono migliaia di euro e mettono in rete la notizia che Malosi ha preso dei soldi dalla sinistra per pilotare la campagna elettorale. I ragazzi esultano quando il presidente di rete sospende la trasmissione di Malosi.
Hanno raggiunto il loro obiettivo. Ma hanno anche finito il loro budget. I tre ragazzi sono molto diversi tra loro: uno è mosso dalla rabbia, ardore politico; un altro fa questo lavoro per soldi, la terza sembra avere per Malosi un odio personale. Quando gli hacker si accorgono di aver esaurito il budget, iniziano a discutere pesantemente tra loro…

Spettacolo n. 4 Venerdi 19 gennaio 2024 ore 21,00

I DUE PAPI

di Anthony McCartencon Giorgio Colangeli, Mariano Rigillo.

Spettacolo vincitore del premio “Mulino Fenicio 2022” per la miglior scenografia.
Dall’autore premio Oscar per Bohemian Rhapsody, L’ora più buia e La teoria del tutto arriva il testo teatrale da cui è stato tratto un film di grande successo. Dieci anni fa, Benedetto XVI sbalordiva il mondo con le sue dimissioni, le prime dopo più di sette secoli. Cosa ha spinto il più tradizionalista dei Papi alla rinuncia e a consegnare la cattedra di Pietro al radicale ed empatico cardinale argentino?
Interpretato da due grandi attori del nostro panorama, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, “I due Papi” è stato accolto come ‘un lavoro strepitoso’ al suo debutto. Non fatevi ingannare dal titolo, perché “I Due Papi” non vuole tediare con nessuna soporifera dissertazione teologica. Fra documento storico, humor e dramma, lo spettacolo ripercorre non solo i giorni frenetici che portarono dalla rinuncia di Benedetto all’elezione di Francesco, ma anche le “vite parallele” di due uomini molto diversi, accomunati dallo stesso destino. E, soprattutto, ci racconta la nascita di un’amicizia – speciale e inaspettata – fra due personalità fuori dall’ordinario. Al centro di tutto, una domanda senza tempo: quando si è in crisi, bisogna seguire le regole o la propria coscienza?

Spettacolo n. 5 Sabato 3 febbraio 2024 ore 21,00

TROVATENE UNO BRAVOcon Fabio Canino e Andrea Muzzi

Che forma ha la vita? Quella del ferro di cavallo! Ai due lati estremi si trovano il giovane e l’anziano. Il primo è pieno di speranza, l’anziano invece è rassegnato. È nella curva a metà che l’uomo sbanda. Si chiama crisi di mezza età. La vita scorre troppo veloce, con una sola consapevolezza, hai perso tutte le tue certezze. È così che si sente Andrea; un uomo incapace di invecchiare e di guardarsi dentro, completamente perso. Decide perciò di rivolgersi ad uno psicologo, che sappia fargli ritrovare i punti cardinali in quel sentiero buio in cui si sta dimenando. Ma le risposte dello psicologo lo gettano ancor più nella confusione. I due si incontrano e scontrano in questa commedia divertentissima e tagliente, una montagna russa, tra botte ormonali e visite dall’urologo, alla disperata ricerca di una risposta all’atavica domanda: «Sono felice?».

Spettacolo n. 6 Sabato 24 febbraio 2024 ore 21,00

IN OGNI VITA LA PIOGGIA DEVE CADERE

con Leo Gullotta e Fabio Grossi

“In ogni vita la pioggia deve cadere” racconta la storia di una vita, la vita di due persone che vivono assieme e che si amano. Oggi si può dire che viene raccontata una “famiglia arcobaleno”, ma senza figli, solo due persone Punto focale è la casa, che accoglie questa unione. Due persone di età differente, non la classica tipologia di bellezza, ma persone vere: gioie e dolori, con tanta fantasia. Papi e Piercarlo sono due uomini che svolgono la propria esistenza con tranquillità e serenità fino a che, un giorno, arriva “la pioggia” e questa vita, ideale, viene stravolta. Quando ci sono problemi, non siamo mai preparati ad affrontarli, ma lo si deve fare. La commedia parla d’amore, di umanità, di verità, di condivisione. In scena due attori, una casa, due vite che sono una vita.

Spettacolo n. 7 Sabato 16marzo 2024 ore 21,00

CARAVAGGIOdi Francesco Niccolinicon Luigi D’Elia

Quanti dettagli servono per raccontare la storia di Michelangelo Merisi da Caravaggio? C’è la peste da bambino, che gli porta via padre e nonno. La fame e la povertà da giovane pittore apprendista, il successo fulmineo e scapestrato, i litigi, le risse: tentati omicidi, agguati in strada, ferite denunce e un omicidio riuscito. Fughe precipitose e ritorni. Arresti, scarcerazioni, protettori, amanti, pene comminate, sentenze di morte. Una grazia arrivata troppo tardi. Francesco Niccolini e Luigi D’Elia provano ad attraversare l’epoca d’oro della cultura italiana ed europea, quel primo Seicento che ha visto sbocciare i capolavori e le rivoluzioni più grandi del pensiero, dell’arte e della scienza occidentale: Shakespeare, Galileo, Cervantes, Gesualdo da Venosa e Caravaggio. Tutti insieme. Nati e morti tutti negli stessi anni. Tutti mossi dallo stesso scandaloso ardore.

Spettacolo n. 8 Lunedi 25 marzo 2024 ore 21,00

METTICI LA MANO

di Maurizio De Giovanni con Antonio Milo, Adriano Falivene e Elisabetta Mirra

Questo nuovo progetto nasce come una costola della saga de “Il commissario Ricciardi”, dopo il successo della serie televisiva. Dalla straordinaria e immaginifica penna di Maurizio de Giovanni, due tra i volti più colorati si staccheranno dalle vicende del filone corale del Commissario e torneranno a raccontarsi con il pubblico, ma questa volta dal vivo: il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella.
Due figure che non fatico a descrivere come “maschere”, unici tra i personaggi dei romanzi ad indossare un costume: uno con il rigore della divisa e l’altro con la leggerezza della femminilità travestita. Troveremo la città di Napoli devastata dalle conseguenze del nazifascismo, martoriata dai bombardamenti, ma mai priva di quella carica di umanità e di amore per la vita. Medesimi saranno i due attori che hanno interpretato la serie tv: Antonio Milo e Adriano Falivene. Elisabetta Mirra nel ruolo di Melina, straordinario sguardo sul sacrificio femminile di quell’epoca. A completare la magia ci saranno le musiche di Marco Zurzolo.

Spettacolo n. 9 Sabato 6 aprile 2024 ore 21,00

IL GIOCATTOLAIO con Francesca Chillemi, Kabir Tavani

La trama narra la storia di un serial killer, soprannominato “Il Giocattolaio”, che prende di mira le donne, pur decidendo di non ucciderle. Egli le seduce e le lobotomizza con molta destrezza, abbandonandole a un destino atroce: le rende bambole viventi, immobilizzate su una sedia a rotelle e disponibili ad ogni suo desiderio. Proprio sul caso di queste terribili aggressioni sta indagando Maude, una giovane psicologa criminale, da poco trasferitasi in un cottage isolato alla periferia di Los Angeles. Una notte un motociclista bussa alla sua porta per chiedere di poter usare il telefono. Dopo un primo momento di reticenza, Maude decide di assecondarlo: il ragazzo apparentemente appare innocuo, ma ben presto Maude sarà costretta a rendersi conto di aver fatto un grave errore a far entrare in casa lo sconosciuto. Che sia proprio lui il terribile Giocattolaio? Tra i due si sviluppa un rapporto molto ambiguo, nel quale i ruoli si confondono, fino a rendere il carnefice vittima e viceversa. Un thriller psicologico claustrofobico ricco di tensione e suspance in cui si susseguono colpi di scena a ritmo serrato che costringono lo spettatore a seguire tutta la vicenda col fiato sospeso. Un testo in grado di indagare la capacità umana di manipolare il prossimo e la straordinaria attitudine delle persone a mentire nonché l’inclinazione dell’essere umano a torcersi psicologicamente quando è mosso da forti emozioni soprattutto se si tratta di quelle più inconfessabili. Uno spettacolo che ci costringe a riflettere sul terribile potere del carisma e sulla nostra capacità di credere a qualunque verità purché ci faccia comodo; sulla capacità di perdonare immediatamente e sul bisogno di andare avanti; sul compromesso e sul nostro desiderio di andare a letto col nostro carnefice; sulla nostra bassezza morale, sulla perdita dell’istinto e di ciò in cui credevamo più profondamente; sulla nostra capacità di assorbire l’orrore pensando che un crimine sia tale solo se succede a noi; sugli orribili crimini che noi stessi commettiamo e che sono tali non perché succedano, ma perché li conosciamo e giriamo pagina.

Spettacolo n. 10 Giovedi 18 APRILE 2023 ore 21,00

LA MATITA DEI DIAVOLIdi e con Guido Maria Brera

Le matite non sono quelle che sembrano. In un libro scritto nel 1958 intitolato “I, Pencil”, il teorico ultra-liberista Leonard Read presenta “il miracolo” che consente di produrle. Composta da materiali molteplici reperiti in molteplici luoghi e assemblati in posti ancora diversi, la matita è il simbolo della mano invisibile del libero mercato. Per un periodo negli Usa “I, Pencil” è stato il libro più letto dopo la Bibbia. Più di mezzo secolo dopo la matita di Read torna protagonista. Guido Brera e il collettivo ‘I Diavoli’ ne svelano i cento segreti e le mille reticenze, mostrando i rovesci rovinosi di un modello produttivo che ha prodotto iniquità sociali, bruciato risorse e causato devastazioni ambientali. Un monologo che racconta quello che le matite non dicono. Il collettivo ‘I diavoli’ è un laboratorio di narrazioni nato sul web per espandere l’universo dell’omonimo romanzo di Guido Maria Brera (Rizzoli, 2014). Col tempo, l’ensemble ha sperimentato molteplici forme di scrittura spaziando dalla fiction alla fact fiction, dal reportage narrativo alla saggistica disinvolta e pop.

Postato il 05/10/2023